“Il Governo manda comunicazioni via SMS più volte al giorno e le persone sembrano piuttosto spaventate” racconta Nicole Cellerino, studentessa ticinese che da qualche giorno si trova in Corea del Sud, il secondo paese al mondo più colpito dal coronavirus, per seguire un master all'università di Seul.
"Il 99% delle persone usa le mascherine, anche perché è stato imposto dalle autorità. La città è vuota, le persone non escono, c'è una sorta di pressione sociale", continua Nicole che si era già recata in Corea due anni fa nell'ambito del programma Erasmus.
La preoccupazione fra gli studenti stranieri è alta, alcuni hanno già deciso di cancellare il semestre mentre altri, come Nicole, attenderanno istruzioni dai vari atenei.