"Non possiamo andare da nessuna parte, non abbiamo nemmeno un abbonamento per l'autobus. In questi giorni chi non ha il permesso, cioè quasi tutti noi, non può stare all'interno del bunker". Questa è una delle testimonianze raccolte dalla RSI martedì a Camorino, una delle voci dei migranti che hanno deciso di protestare per le condizioni della struttura nella quale sono ospitati, attraverso uno sciopero della fame.
"Stiamo andando avanti da lunedì", continua il testimone, incontrato fuori dal bunker (all'interno non è possibile entrare). "Non smetteremo finché non cambiano le regole e, soprattutto, il luogo", ha detto.
Intanto il cantone sulla questione ha diffuso una nota nella quale comunica di aver preso una serie di misure "tenuto conto della canicola estiva e della situazione creatasi la scorsa estate" per evitare l'innalzamento delle temperature all'interno del centro per l'alloggio di richiedenti l'asilo.
Richiedenti l'asilo in sciopero
Il Quotidiano 25.06.2019, 21:30