In Ticino sono ancora 33 i richiedenti l'asilo che alloggiano nelle pensioni. Quattro le strutture coinvolte, una nel luganese, tre nel locarnese. Il cantone aveva cominciato a fare ricorso alle pensione una quindicina di anni fa, quando si era presentata la cosiddetta "emergenza migranti" a seguito della chiusura dei centri. Una soluzione che secondo gli addetti ai lavori non favorisce però l’integrazione tanto che lo scorso autunno, in occasione dell’inaugurazione del centro della Croce Rossa a Cadro, il direttore del Dipartimento della sanità e della socialità, Paolo Beltraminelli, aveva dichiarato di non voler più fare ricorso a queste strutture.
L’obiettivo però non è ancora stato raggiunto. "Nell’ambito del programma di reinsediamento europeo sono state attribuite da inizio al Ticino circa 45 persone", ci spiega il direttore della Divisione dell’azione sociale e delle famiglie Renato Bernasconi, "senza questa attribuzione avremmo raggiunto l’obiettivo che ci eravamo fissati".
Il direttore della Divisione dell’azione sociale e delle famiglie Renato Bernasconi
Scarso margine d’azione
Una considerazione sorge quindi spontanea. Se basta l'arrivo di una quarantina di persone per stravolgere gli obiettivi fissati in un settore delicato come quello dell'asilo significa avere poco margine di manovra. I numeri a oggi, è noto, sono bassi: poco più di 120 persone sono state attribuite al Canton Ticino nel 2018. La situazione potrebbe però cambiare e mettere nuovamente in crisi il sistema.
I posti negli attuali 4 centri (Paradiso, Cadro, Camorino e Arbedo-Castione) sono circa 360 e sono quasi tutti occupati. "È proprio così", continua Bernasconi, "in questo settore è importante avere un margine a disposizione, perché è difficile prevedere i flussi migratori. Stiamo lavorando su questo tema a pieno regime proprio perché i centri sono quasi pieni". In programma c’è l’ampliamento della struttura di Camorino. Una data per l’inizio dei lavori ancora non c’è.
Arbedo-Castione verrà ampliato
Il DSS ha chiesto al Comune di poter ampliare la struttura bellinzonese per minorenni non accompagnati con 5 appartamenti, per un totale di 10 nuovi posti. "Appartamenti", spiega sempre Renato Bernasconi, "che potranno venir utilizzati per preparare i minori vicini alla maggiore età alla vita in appartamenti fuori dai centri". Il sindaco di Arbedo-Castione Luigi Decarli da noi contattato ha dichiarato che il Comune non ha nulla in contrario, "anzi", citiamo, "vede di buon occhio l’ampliamento vista l’ottima collaborazione avuta fin ora".
CSI del 27.07.18; le considerazioni del sindaco di Arbedo-Castione Luigi Decarli
RSI Info 27.07.2018, 19:45
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