Il Governo ha presentato mercoledì la sua posizione a favore dell'introduzione della tassa sul sacco in vista della votazione del 21 maggio. "Non si tratta di una nuova tassa" ha sottolineato il direttore del Dipartimento del Territorio Claudio Zali. "I cittadini già oggi pagano per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani e quanto propone il Cantone non porterà a un aumento dei costi".
La questione tiene banco in Ticino da oltre due decenni e il Governo, per invitare la popolazione a votare a favore dell'imposta, ha sottolineato che oltre a una riduzione del 15% su scala cantonale dei rifiuti portati al termovalorizzatore di Giubiasco, l’istituzione di questo tributo creerebbe 30 posti di lavoro nel settore del riciclaggio.
Già 49 comuni l’hanno adottata e alla città di Lugano potrebbe garantire un risparmio di 1 milione di franchi, riducendo il moltiplicatore del 2-3%.
"Votare no non farà sparire la tassa sul sacco" ha concluso Zali. "L'eventuale accoglimento del referendum non avrà alcun effetto sui quei comuni che già oggi hanno la applicano".
AnP
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