L'Associazione per la scuola pubblica del cantone e dei comuni è preoccupata per i tagli alle borse di studio, che l'asse PLR-PPD-Lega intende proporre al Gran Consiglio per portare da 185 a 200 milioni di franchi il risparmio nell'ambito della manovra di risanamento dei conti ticinesi. "Convertire in prestito un terzo dell’assegno concesso nei tre anni di studio per il bachelor oltre a quanto già avviene per il biennio di master sarebbe penalizzante per gli studenti appartenenti a fasce di reddito medio-basse", si legge in un comunicato. Potrebbe infatti portare studenti a rinunciare a proseguire gli studi o ad accumulare debiti con lo Stato che possono superare i 25'000 franchi.
Il malcontento dell'ASPCC va ad aggiungersi a quello già espresso dal Sindacato indipendente degli studenti e degli apprendisti, con argomenti analoghi. Tanto più che il debito diventa sempre più difficile da estinguere, in un mondo del lavoro che per le fasce più giovani è sempre più contradistinto da stipendi iniziali ridotti e precariato. Le borse concesse, si ricorda, malgrado domande in crescita già sono calate di un quarto in tre anni.
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Dal Quotidiano:
Borse di studio, studenti pronti allo sciopero
Il Quotidiano 24.08.2016, 21:30