Ticino e Grigioni

Nove i casi ammessi

Sale il numero di permessi fasulli riconosciuti dal funzionario della Migrazione. Chiamata in causa anche la compagna

  • 16 marzo 2017, 20:28
  • 23 novembre, 06:25
Restano le divergenze sugli importi

Restano le divergenze sugli importi

  • Tipress

L’inchiesta sui permessi falsi ha riservato oggi, giovedì, sorprese anche sul fronte delle tre persone in carcere dal 7 febbraio (due altre sono indagate): il corruttore (titolare della Aliu Big Team di Bellinzona), il funzionario della Migrazione e la sua compagna, ex-dipendente dello stesso ufficio.

Sulle prime, l’impresario aveva parlato di una ventina di episodi. Stamane ha invece corretto il tiro, stimando un massimo di 15 ed elencandone dettagliatamente nove. Nove la cifra che lo statale, messo alle strette, ha a sua volta riconosciuto (contro i 3-4 casi ammessi inizialmente). Restano le divergenze sugli importi. Il 25enne d’origine kosovara sostiene di avergli dato 800 franchi a permesso; secondo il corrotto sarebbero stati 400.

Nel pomeriggio si è poi tenuto pure il confronto tra il titolare della Aliu e l’amica dell’impiegato. Lei continua a negare ogni addebito, ma il 25enne l’ha chiamata nuovamente in causa, ribadendo di averle consegnato, in più occasioni, delle buste contenenti soldi o permessi. Tutti e tre rimangono dietro le sbarre.

Francesco Lepori

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