I lavori di ripristino della zona colpita dalla frana in Bregaglia una settimana fa, in particolare la località di Bondo, si fanno sempre più intensi. Nuovi macchinari sono infatti giunti sul posto a sostegno di quelli più piccoli presenti sin da subito: un'escavatrice che pesa 100 tonnellate verrà montata nella notte tra mercoledì e giovedì e da domani sarà operativa. Da ieri, invece, c'è un ulteriore macchinario con un braccio lungo 18 metri, in modo da poter estrarre i massi anche nelle zone del bacino meno raggiungibili dalle normali macchine, che sprofonderebbero nel fango.
Ulteriori escavatrici sul posto
La situazione non tornerà comunque alla normalità in tempi brevi. Il consigliere di Stato grigionese Mario Cavigelli ha infatti affermato durante l'evento informativo tenutosi mercoledì sera a Vicosoprano, che saranno necessari 3-4 anni prima che la zona venga ripristinata. Le autorità hanno anche attualizzato i dati sul Pizzo Cengalo dove, nella zona del distacco, vi sono ancora due milioni di metri cubi di roccia pericolante, che potrebbero precipitare a valle, forse già nei prossimi giorni, in seguito alle importanti precipitazioni previste.
Il sostegno della Catena della solidarietà
La Catena della solidarietà ha intanto attivato il proprio sostegno alla popolazione bregagliotta attraverso un sistema di donazioni che si può trovare sul sito internet della fondazione. I fondi raccolti verranno utilizzati per fornire un aiuto rapido. I vertici si sono recati oggi sul luogo dell'accaduto. "Sosterremo le famiglie e le ditte che sono state toccate e che hanno perso la possibilità di lavorare", ha dichiarato ai nostri microfoni il direttore, Tony Burgener.
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RG 18.30 del 30.08.2017 La corrispondenza di Marco Petrelli
RSI Info 30.08.2017, 20:13
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