Werner Nussbaumer non è colpevole di maltrattamenti di animali e di infrazione alla legge federale sugli stupefacenti. Lo ha ribadito il legale del medico ticinese, l'avvocato Rossano Bervini, che martedì in pretura penale a Bellinzona ha chiesto l’assoluzione del suo assistito.
Il procedimento è ripreso questa mattina, dopo la decisione del giudice Siro Quadri di interromperlo per alcuni mesi per effettuare ulteriori accertamenti sulla tesi difensiva che gridava al complotto. "Sono in aula perché do molto fastidio", ha dichiarato oggi il diretto interessato. Dal canto suo, sui maltrattamenti il legale ha precisato: "Non vi sono prove certe se non alcune foto strumentalizzate da autorità comunali e cantonali, con la complicità dei media".
Il primo reato dal quale il 70enne deve difendersi riguarda la sua piccola fattoria di Gravesano, finita sotto i riflettori in seguito all'intervento del veterinario cantonale per il mancato rispetto di alcune norme tra il 2012 e il 2013. Il secondo, invece, è legato alla sua attività di medico, durante la quale ha prescritto a quattro pazienti tossicodipendenti metadone senza averne l’autorizzazione, oltre ad aver somministrato altri farmaci con dosaggi non ammessi dalla scienza medica e - ha ricordato il giudice Siro Quadri - neppure condivisi dal medico cantonale. Il tutto però, a fin di bene, ha dichiarato il diretto interessato. L'accusa, assente, attraverso il decreto del procuratore Arturo Garzoni, propone una pena pecuniaria sospesa. La sentenza è attesa per lunedì.
Nussbaumer a processo
Il Quotidiano 26.02.2019, 20:00