Un errore di traduzione dal tedesco all’italiano. Questo, almeno stando a quanto reso noto mercoledì dalle FFS, sarebbe il problema alla base della notizia apparsa sul portale Intranet dell’ex regia federale e sulla sua rivista online “In viaggio”, ripresa in breve tempo un po' da tutti i media della Svizzera italiana. Notizia attraverso la quale il responsabile di FFS Immobili e membro di direzione Jürg Stöckli, annunciava la decisione di traslocare le Officine in una nuova sede e di voler convertire l’attuale area in un quartiere cittadino.
Nella tarda mattina è giunta la rettifica e la precisazione dell’azienda, secondo cui nell’articolo in questione sono stati utilizzati termini inappropriati che hanno portato all’equivoco.
“Canton Ticino, Città di Bellinzona e FFS stanno lavorando intensamente al fine di trovare una soluzione condivisa da tutti per quanto riguarda il futuro delle Officine”, viene sottolineato nella nota, nella quale si ricorda che lo scenario di una nuova sede per le attuali strutture “rappresenta senz’altro una possibilità, ma nulla, in tal senso è ancora stato deciso o definito”.
MPS critico
Le FFS, quindi, gettano acqua sul fuoco. Una strategia, questa, che non convince appieno l'MPS che, in un comunicato ribadisce: "L'Officina non si tocca... e non si sposta!". Non solo, il Movimento per il socialismo chiede al Consiglio di Stato ticinese e al Municipio di Bellinzona l’immediata interruzione della loro partecipazione al gruppo di lavoro con le FFS nel quale si sta discutendo il futuro delle Officine.
Una posizione critica ribadita anche da Matteo Pronzini che, attraverso una mozione, chiede al Consiglio di Stato "d’ interrompere la partecipazione al gruppo di lavoro e di aprire una discussione pubblica, unitamente ad una mobilitazione popolare, sul futuro dell’Officina di Bellinzona".
Da parte delle autorità di Bellinzona, il Municipio rende noto che sulla questione "unitamente a Cantone e FFS la Città sta lavorando per garantire un futuro a medio-lungo termine alle Officine e ai suoi lavoratori" e che "ancora nessuna decisione formale è stata presa".
bin/Notiziari/CSI
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