Ticino e Grigioni

Officine, contenti e delusi

Le FFS soddisfatte, i contadini decideranno sul referendum. "Voto senza rispetto" per il comitato "Giù le mani". La Bassa Leventina rischia "una doppia beffa"

  • 23 gennaio 2019, 08:28
  • 22 novembre, 23:11
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RG 07.00 del 23.01.2019 Il servizio di Alessandro Broggini

RSI Info 23.01.2019, 08:09

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Di: CSI/pon 

Il Gran Consiglio ha votato martedì pomeriggio a maggioranza, pur con qualche mal di pancia, il credito di 100 milioni per il nuovo stabilimento delle Officine. Una decisione che soddisfa le FFS, che hanno sempre puntato sull'ubicazione di Castione, anche se resta pendente (e potrebbe arrivare al voto popolare) l'iniziativa "Giù le mani dalle Officine". La direttrice regionale sud dell'azienda federale Roberta Cattaneo ai microfoni RSI ha affermato: "Siamo fiduciosi ma anche realisti, aspetteremo tutti i tempi della democrazia ma intanto continueremo a lavorare perché vorremmo lavorare in marzo-aprile qualcosa di più consistente".

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RG 07.00 del 23.01.2019 Il servizio di Pervin Kavakcioglu

RSI Info 23.01.2019, 08:11

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Parola ai contadini

Nei prossimi giorni l'Unione contadini ticinesi si riunirà per decidere se lanciare o meno il referendum preannunciato in ottobre. Il suo timore è quello di vedere perso pregiato terreno agricolo per fare spazio al nuovo stabilimento industriale. Negli ultimi mesi si sono avuti diversi incontri con Cantone e FFS (con le ferrovie il secondo ha avuto luogo proprio martedì mattina) per ottenere compensazioni. "Perché ci siamo mossi al momento più opportuno", ha detto Roberto Aerni. L'UCT apprezza gli sforzi, ma non considera per esempio parte di questa compensazione l'annunciato recupero di terreni nel comparto di Valera nel Mendrisiotto, perché lontani da Castione. Sarà chiamata a decidere senza avere in mano tutte le carte, ovvero una controproposta definitiva.

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RG 08.00 del 23.01.2019 Gli scontenti nel servizio di Christian Gilardoni

RSI Info 23.01.2019, 09:00

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I delusi

"Hanno messo in evidenza gli interrogativi ancora aperti ma ci hanno imposto di decidere. Con che senso di responsabilità e con che coraggio si è votato? Mi sarei più aspettato più determinazione nel difendere l'occupazione e chiedere rassicurazioni", ha commentato invece un deluso Gianni Frizzo del Comitato Giù le mani dalle Officine. "Qualcuno ha dimenticato il significato della mobilitazione del 2008".

Fra gli scontenti per la decisione parlamentare si annoverano anche i comuni della Bassa Leventina, che speravano in un trasferimento dell'impianto nell'area dell'ex Monteforno. La decisione di inserirla nel piano direttore come polo di sviluppo economico "è l'unica cosa positiva nella speranza che le parole si concretizzino in qualcosa di interessante. Se ci limitassimo ai buoni propositi, sarebbe una doppia beffa" per il sindaco di Personico Emilio Cristina.

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