Ticino e Grigioni

Mesi cruciali per le Officine

Il Partito socialista appoggia il messaggio del Governo, che stanzia 100 milioni per la nuova sede ad Arbedo Castione

  • 8 gennaio 2019, 07:04
  • 22 novembre, 23:18
01:32

Notiziario 06.00 dell'08.01.2019 Il servizio di Luigi Frasa

RSI Info 08.01.2019, 08:00

  • Ti-Press
Di: CSI/M. Ang. 

Saranno mesi cruciali, quelli a venire, per le Officine FFS di Bellinzona. Lunedì sera il Partito socialista, riunito nella capitale, ha deciso a larga maggioranza di appoggiare il messaggio del Governo ticinese che stanzia 100 milioni di franchi per la nuova sede ad Arbedo Castione. Oggi, martedì, sarà la Commissione della gestione ad occuparsene.

Il sì del PS, nonostante l'invito della direzione della maggioranza del gruppo parlamentare, non apparirà scontato. Nel corso del dibattito in comitato sono emerse non poche perplessità

"Dopo aver ragionato parecchio, abbiamo espresso un parere a forte maggioranza a favore il messaggio, aggiungendo anche poi la questione legata a un controprogetto all'iniziativa "Giù le mani dalle officine", ha sottolineato il presidente Igor Righini. "Dieci anni fa le FFS se ne volevano andare da Bellinzona, adesso mettono un progetto per 200/230 posti di lavoro ed è su questo che noi abbiamo deciso di ragionare".

La decisione del PS è giunta dunque alla vigilia della riunione odierna della Commissione della gestione, che dovrà esprimersi sul messaggio governativo da 100 milioni. Si stanno dunque formando i fronti, in vista della delicata discussione in Parlamento tra due settimane su questo progetto, che potrebbe anche portare ad una consultazione popolare a maggio in contemporanea con il voto sull'iniziativa "Giù le mani dalle officine" ed eventualmente ad un controprogetto. Dunque una sorta di percorso ad ostacoli, fatto anche di resistenze referendarie, con motivazioni pianificatorie ed ecologiche da contadini ed ambientalisti mentre FFS, Governo ticinese e città di Bellinzona sostengono il progetto originale che dovrebbe essere inaugurato nel 2026 per garantire almeno 200/240 posti di lavoro a fronte dei 400 attuali.

E sempre lunedì sera, lo ricordiamo, il comitato cantonale del PS ha aderito alla proposta di lanciare un'iniziativa popolare generica per l'affiliazione dei consiglieri di Stato all'istituto di previdenza del Canton Ticino. L'obiettivo è di uscire dal vicolo cieco in cui si trova il dossier, adottando un modello più trasparente, che preveda da un lato di assoggettare i ministri alla cassa pensioni del cantone, e dall'altro di creare un sistema di indennità e di buona uscita per i consiglieri di Stato.

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