L'assemblea dei lavoratori e quella dell'associazione “Giù le mani dalle Officine” hanno adottato nei giorni scorsi una risoluzione affinché sia sottoposta al voto del Gran Consiglio ticinese, ed eventualmente dei cittadini, l’iniziativa "Per la creazione di un polo tecnologico-industriale nel settore del trasporto pubblico", congelata dal 2008.
Nel corso di una conferenza stampa venerdì a Bellinzona Gianni Frizzo, volto storico della protesta negli stabilimenti dell’ex regia federale nella capitale, ha tenuto a precisare che "nessuno è contrario al trasloco della struttura a Castione".
"Duecento impieghi degli attuali 450 spariranno molto probabilmente e ci sono poche certezze sul futuro”, ha ricordato Frizzo, che ha precisato: “Il nostro auspicio è che il testo dell’iniziativa venga sottoposto al voto in Parlamento e, in caso di bocciatura, al popolo ticinese, in modo da poter fornire qualche certezza in più”.
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