L’assemblea popolare del comitato "Giù le mani dalle Officine", riunitosi sabato a Bellinzona, ha votato una risoluzione in cui chiede di continuare a fare pressione, affinché l’iniziativa sottoscritta nel 2008 da 15'000 persone arrivi finalmente al voto popolare.
Tale iniziativa prevede la creazione di un polo tecnologico-industriale alle Officine di Bellinzona. Un testo, quello formulato nel 2008, che oggi si scontra parzialmente con quello della dichiarazione d’intenti per un progetto da 360 milioni, sottoscritta lunedì da FFS, cantone e città di Bellinzona, dove il Centro di competenza è di certo citato negli impegni, ma scorporato dalla nuova sede dello stabile industriale d’avanguardia FFS che potrebbe sorgere nel 2026.
La dichiarazione d'intenti è stata difesa dal Sindaco di Bellinzona Mario Branda, che pure ha ricordato il valore dello sciopero dei dipendenti del 2008. Non è comunque bastato: il sindaco se n’è andato tra le contestazioni, mentre tra i partecipanti all'assemblea permane il timore sul futuro dei posti di lavoro.
CSI/sdr
Riacceso il dibattito alle Officine
Il Quotidiano 16.12.2017, 20:00
RG 24.00 del 17.12.17 - Il servizio di Alessandro Broggini
RSI Info 17.12.2017, 00:42
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