Prima la classica maccheronata offerta, poi la tradizionale consegna delle chiavi e infine l’atteso concerto delle guggen: questo e altro per accogliere Sua Maestà Or Penagin, sovrano indiscusso del carnevale di Tesserete, quest’anno giunto alla sua 124esima edizione. All’inizio dei bagordi, la redazione RSI del Quotidiano si è recata nel colorato regno di Or Penagin per saggiare con mano l’atmosfera di festa che il regnante ha promesso di portare tra i suoi sudditi.
Penagin deriva dal nome di penagia, zangola in italiano, antico strumento utilizzato per la produzione del burro. La zangola a mano consiste in un cilindro col fondo chiuso e un coperchio forato al centro; nel foro passa l’asta di uno stantuffo che reca all’estremità alta l’impugnatura per agitare e a quella bassa, nel cilindro, un disco di legno di diametro di poco inferiore a quello interno del cilindro. Tutte le parti sono in legno. La panna viene versata nel cilindro, che viene quindi chiuso col cilindro e lo stantuffo, dopodiché la si comincia a sbattere agitando lo stantuffo. La conversione in burro richiede circa un paio d’ore di continua agitazione. Si pensa che la denominazione del Carnevale di Tesserete abbia preso questo nome dal fatto che questo attrezzo era allora presente in tutte le case della Pieve e debba essere collegato a Lugaggia i cui abitanti erano e sono ancora tutt’oggi chiamati i Penagin.
Fonte: orpenagin.ch