Ticino e Grigioni

Orologeria, la crisi ticinese

Nel 2014 nel settore erano attivi 2'451 lavoratori, 57 in meno dell'anno prima; in calo anche le aziende

  • 7 luglio 2015, 11:52
  • 1 settembre 2023, 17:18
La Farone di Stabio

La Farone di Stabio

  • ©Ti-Press

Il numero dei lavoratori attivi nell'industria orologiera è nuovamente aumentato l'anno scorso in Svizzera, salendo a 59'112 persone, 1'826 in più dell'anno precedente, quando la crescita era stata inferiore, pari a +1470; il Ticino è però in controtendenza. Nel 2014 a sud delle Alpi erano infatti attivi 2'451 lavoratori, 57 in meno dell'anno prima. In calo è anche il numero delle aziende, sceso da 21 a 19.

La Argor Heraeus di Mendrisio

La Argor Heraeus di Mendrisio

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A livello nazionale gli effettivi sfiorano la soglia di 60'000 che non era più stata superata dalla metà degli anni 70, sottolinea in un comunicato odierno la Convenzione padronale (CP) dell'orologeria. In quattro anni dopo la crisi del 2008/2009 sono stati creati 10'000 nuovi posti di lavoro.

Nel 2014 questa evoluzione ha però subito un rallentamento e alla fine dell'anno alcune aziende hanno proceduto a licenziamenti o all'introduzione del lavoro ridotto. Attualmente il settore è confrontato dall'incertezza dovuta alla diminuzione dell'export verso l'Asia, alle crisi geopolitiche e al rafforzamento del franco.

joe.p.

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