Urgono misure urgenti in Ticino per gli oltre 4’000 disoccupati ultracinquantenni. A dichiararlo è stato il PPD durante la conferenza stampa organizzata mercoledì a Chiasso dal titolo "Per un maggior sostegno all'occupazione degli over 50". Il partito ha in programma di presentare una serie di atti parlamentari per facilitare la riassunzione delle classi più anziane di lavoratori.
Il meccanismo che si vorrebbe introdurre riguarda la modifica dell'articolo 5 della legge sul rilancio dell'occupazione e del sostegno ai disoccupati, estendendo a partire dai 50 anni e per gradi, a seconda dell'anzianità, dell'entità e della durata, l'assegno di inserimento professionale. Una somma che viene versata per favorire da parte dei datori di lavoro l'assunzione di personale over 50 residente: un assegno per 12 mesi che sale gradualmente, a seconda dell'età, fino a 3 anni di incentivi.
Si tratta di una scelta politica di fondo per il presidente del partito Fiorenzo Dadò, secondo il quale se ci sono i soldi per gli sgravi fiscali devono esserci anche per chi si trova in difficoltà. "Sono persone che hanno contribuito alla prosperità di questo paese - ha dichiarato Dadò - e sono persone che vanno assolutamente aiutate".
"Il contributo va sì all'azienda, ma poi il vero beneficiario finale è il lavoratore - fa notare il segretario PPD Nicolò Parente - il quale riesce ad uscire dalla disoccupazione e dall'assistenza ottenendo un impiego".
Si tratta comunque di cifre importanti, ma "i soldi per fare questo tipo di operazione ci sono", sottolinea il vicepresidente Giorgio Fonio - ma soprattutto bisogna anche dire che queste persone oggi beneficiano dell'assistenza sociale, e noi abbiamo il compito di ridare alle persone un posto di lavoro e la dignità. Bisogna uscire da questa dinamica assistenzialista."
Il PPD è determinato a introdurre velocemente questi nuovi strumenti anche aggirando, se del caso, il Legislativo: "Non esiteremo a raccogliere le firme e chiamare il popolo a decidere sulla questione", ha avvisato Dadò.
CSI/Bleff