Maltempo

Pannelli solari alla prova della grandine

In un laboratorio della SUPSI un cannone ad aria compressa spara palline di ghiaccio contro le celle fotovoltaiche - Un ricercatore: "I prodotti attuali sono più resistenti"

  • 16.09.2023, 06:51
  • 16.09.2023, 12:06
02:57

Pannelli solari in salute

Il Quotidiano 15.09.2023, 19:00

  • RSI
Di: SDS/Quot/Pa.St. 

Un cannone ad aria compressa che spara palline di ghiaccio anche a 110 chilometri all'ora. È quanto accade a Mendrisio in un laboratorio della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana, il PVLab, dove i pannelli fotovoltaici vengono messi alla prova della grandine.

Una grandinata che venerdì è stata simulata in laboratorio. Con quali risultati? I ricercatori hanno constatato che la resistenza dei pannelli è migliorata. "I prodotti attuali - ha spiegato alla RSI Mauro Caccivio, responsabile del settore fotovoltaico SUPSI - hanno resistenze a chicchi che vanno dai 40 ai 50 millimetri. Per alcuni si parla persino di 60 millimetri. In un solo caso abbiamo riscontrato una resistenza a 70 millimetri".

Può però capitare che un vetro resista all'impatto meccanico, ma che le celle fotovoltaiche possano fratturarsi e generare problemi in futuro. È il caso di alcuni pannelli che erano installati a Losone: il 50% dei moduli si è rotto. "Apparentemente non vi sono danni, ma fotografie a elettroluminescenza che utilizzano l'infrarosso mostrano danneggiamenti importanti dovuti alla grandine" ha illustrato Caccivio. Danni invisibili che possono però generare anche un incendio.

Nel laboratorio SUPSI vengono studiati anche i comportamenti dei materiali in condizioni critiche. Si tratta di un progetto di ricerca finanziato dagli assicuratori svizzeri per meglio calibrare rischi e rimborsi. "La tendenza è di assottigliare gli spessori per risparmiare materiale e rendere più efficienti i pannelli. Ma assottigliando troppo, si aumenta la vulnerabilità del pannello" conclude Ezio Cadoni, responsabile del laboratorio DynamMat della SUPSI.

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