Nessuna nuova zona industriale sul piano di Magadino in territorio di Locarno. Il Tribunale federale ha dato ragione al comune di Gordola respingendo il ricorso di Locarno e di alcuni proprietari dei terreni, siti di fronte alle Gaggiole. Con questa decisione viene quindi ristabilito il perimetro originale del Parco del Piano disegnato originariamente dal Governo. La decisione del TF segue quella del Tribunale cantonale amministrativo (TRAM), che già aveva accolto il ricorso di Gordola contro la decisione del Gran Consiglio del 2014 di estromettere dalla zona del parco oltre 10 ettari di terreni agricoli.
Bruno Storni: "Sono soddisfatto"
"È un bel regalo di Natale - commenta il municipale di Gordola Bruno storni ai microfoni RSI - e significa anche che l'ente pubblico dovrebbe avere un po' più di riguardo per le leggi che contribuisce a creare sull'uso parsimonioso del suolo e della pianificazione sostenibile". In questo caso secondo Storni la città di Locarno ha voluto cercare nuovi spazi sul Piano di Magadino, "quando quelli che ha a disposizione non li sfrutta neanche adeguatamente".
Paolo Caroni: "Un'occasione persa"
Decisamente differente, come prevedibile, la reazione sulle sponde del Verbano. "Si è persa un'occasione - sostiene il municipale locarnese Paolo Caroni - di creare i presupposti per la creazione eventuale e futura di nuovi posti di lavoro per la regione. La visione della città andava proprio in questo senso, a lungo termine".
Sulle aree già a disposizione di Locarno, rimarcate anche da giudici di Mon Repos, Caroni risponde che la loro idoneità "dipende in realtà dalle esigenze di chi si insedia, ci sono anche aziende che hanno bisogno di molto spazio."
Questo capitolo si chiude comunque qui. I 10'000 metri quadrati contesi rimarranno alla natura.
TF: Piano di Magadino, no a zona industriale
Il Quotidiano 07.12.2018, 20:00