Le aziende ticinesi di vino, birra e gazzose si sono trovati in questi ultimi mesi di fronte a ritardi ed aumenti dei costi per imbottigliare i propri prodotti. La Birreria San Gottardo ha riscontrato a marzo un ritardo di due mesi per la fornitura di vetro e altre materie prime come il cartone.
Con la ripresa dell’attività commerciale dopo l’emergenza sanitaria del Covid-19, il boom nella domanda di mercato ha messo in difficoltà le aziende di produzione di vetro, secondo Vetropack. Ad aggiungersi, alcune vetrerie dell’est Europa hanno chiuso e Vini Tamborini, come altre, si è dovuta affidare a quelle più costose francesi e tedesche, subendo così un aumento del costo di imbottigliamento del 30%. Pure la carenza di gas contribuisce a questo quadro; Gazzose Coldesina paga il 15% in più per l’energia usata per produrre vetro. Questi costi aggiuntivi non vengono però riversati sui consumatori finali.
Non ci sono soluzioni uniche per affrontare questa situazione ed è difficile fare previsioni. A gennaio, Vini Tamborini ha fatto una buona scorta di bottiglie, anticipando la penuria dei mesi seguenti. Gazzose Coldesina usa bottiglie riutilizzabili per evitare alcuni costi, ma serve avere un impianto di pulizia e l’energia per il lavaggio. La Birreria San Gottardo invece punta sull’approvvigionamento locale, quando possibile.
RG 12.30 del 20.07.2022 - "Un'incertezza senza precedenti" - Il servizio di Roberto Porta
RSI Info 20.07.2022, 14:49
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