Una maggiore protezione degli animali codificata nella Costituzione cantonale sarà sottoposta al voto dei cittadini ticinesi il 12 febbraio. La modifica, scaturita da un’iniziativa parlamentare, punta a tradurre sul piano giuridico l’accresciuta sensibilità della società verso il mondo animale e riprendere il principio di protezione già in vigore a livello federale.
Il Gran Consiglio ticinese ha approvato la modifica costituzionale, che introduce tra gli obbiettivi sociali del cantone una tutela per gli animali simile a quella accordata all’ambiente naturale e che non dovrebbe causare spese aggiuntive.
La proposta non è piaciuta a contadini, pescatori e cacciatori
La nuova norma costituzionale non è però piaciuta a tutti e l‘Unione contadini ticinesi, la Federazione ticinese per l’acquicoltura e la pesca e la Federazione cacciatori ticinesi vi si oppongono, sostenendo che si tratti di una modifica non necessaria, visto l’alto livello di tutela degli animali in Svizzera. Gli oppositori temono inoltre che si tratti di un primo passo verso nuovi vincoli e autorità, come un avvocato degli animali, e che porterà a maggiori costi in futuro.
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Dal Quotidiano 19.01.2017: Animali alle urne
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