Ticino e Grigioni

Plastica: arriva la direttiva, ma slitta la scadenza

Il Dipartimento del territorio ticinese chiede che sia separata in loco, ma una trentina di Comuni non sono ancora pronti, così il termine del 1 giugno salta

  • 24 maggio 2023, 18:49
  • 24 giugno 2023, 08:07

Riciclaggio della plastica in Ticino: slittano i tempi

SEIDISERA 24.05.2023, 18:27

  • Keystone
Di: SEIDISERA/QUOT

La plastica da riciclare non viene suddivisa dal resto dei rifiuti in tutti i Comuni. Sarà obbligatorio farlo dalla prossima settimana (separando ad esempio la plastica degli imballaggi da quella dei flaconi). Le direttive cantonali ora ci sono, ma manca il tempo per adeguarsi. E la scadenza del primo giungo slitta.

Nel merito

La plastica va separata in loco: è questo il volere trasmesso ai Comuni dal Dipartimento del territorio (DT) che, per ovviare alla necessità di differenziare i prodotti oltralpe, predilige una filiera completa direttamente nel cantone. A tal fine il Dipartimento aveva fissato alla data del primo giugno il termine entro il quale i Comuni dovevano effettuare la transizione verso la separazione delle plastiche.

In particolare, l'Autorità cantonale pretende che gli enti locali applichino l'obbligo di raccogliere separatamente polietilene e polipropilene; quindi i flaconi per detersivi, i prodotti per l'igiene, le stoviglie di plastica. Oggi in Ticino una trentina di Comuni non dispongono ancora di un sistema di raccolta di questo tipo e aspettavano maggiori delucidazioni dal Cantone.

A tal proposito martedì sera il DT ha inoltrato a tutte le cancellerie comunali una direttiva, che stabilisce i principi generali della transizione che vuole attuare.

La direttiva

Porta il nome di "direttiva raccolta plastiche PP e PE" e, secondo i destinatari, non risponde ancora "alle domande poste" nella lettera dell'Associazione dei Comuni ticinesi. Lo sostiene Andrea Pellegrinelli, sindaco di Capriasca e vicepresidente dell'Associazione dei Comuni ticinesi.

L'associazione in passato aveva già inoltrato una lettera sollevando domande e perplessità; oscurità di metodo e procedura che tuttavia la direttiva odierna non è riuscita a rischiarare. "Ci sono i tempi tecnici per adattare regolamenti, ordinanze e anche gli eventuali concorsi", afferma Pellegrini, ma "in nessun modo, arrivando le direttive, saremo nei tempi utili per iniziare il primo di giugno".

L'opinione del Dipartimento del territorio

"La direttiva chiarisce l'organizzazione e la gestione della raccolta e dello smaltimento della plastica", esordisce il direttore della Divisione dell'ambiente Giovanni Bernasconi, difendendo il senso della disposizione. Una gestione analoga a quella che "avviene per altri materiali che vengono riciclati - come il pet o la carta - per cui mi sembra che questa sia sufficientemente chiara e che i Comuni abbiano esperienza per poter adempiere a questa direttiva".

E se l'esperienza non manca, manca il tempo. "Sicuramente non andremo a intervenire nei Comuni che non introducono da subito questo sistema" - rassicura il direttore -, "anzi, saremo a disposizione per aiutarli". Inoltre "l'introduzione di nuovi sistemi di solito si fa in gennaio" - continua -"per cui se la maggior parte riuscirà a farlo per gennaio 2024, saremo ben contenti se poi altri lo faranno nel 2025".

L'aspettative del Dipartimento sembrano ora stridere con l'ultimatum fissato dallo stesso. A riguardo Bernasconi ricorda: "la normativa dice che bisogna raccogliere separatamente la plastica, però dice anche che lo smaltimento deve essere demandato a ditte". Queste devono avere sia le autorizzazione necessarie sia un regolamento d'esercizio fissato dal Dipartimento. In tal senso, se mancasse la presenza di questo tipo di ditte "non possiamo certamente obbligare il Comune a portare avanti questo sistema".

Attualmente non ci sono ditte autorizzate, ma il Dipartimento ha già mosso i primi passi, preavvisando favorevolmente la domanda di costruzione di una di queste.

Ecco le direttive per lo smaltimento delle plastiche

Il Quotidiano 24.05.2023, 19:00

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