Il sacco per la raccolta separata della plastica domestica è stato introdotto a Bellinzona, come progetto pilota, nel 2019. Dopo tre anni, il suo uso è diventato un’abitudine per il 60% dei cittadini: un’esperienza positiva, che ha spinto il Dipartimento del Territorio a cambiare i progetti futuri sul riciclo della plastica in Ticino.
Se non ancora nel corso del 2022, al più tardi all'inizio del prossimo anno, infatti, il Cantone introdurrà la raccolta separata. Lo ha spiegato Mauro Togni, a capo dell'Ufficio dei rifiuti e dei siti inquinati, ospite di Millevoci, su Rete Uno, martedì 22 gennaio.
"Il riciclaggio della plastica, così come per gli altri materiali, si può fare, ma non al 100%. Rimane una parte (e purtroppo nel caso delle plastiche anche piuttosto grossa) non riciclabile - spiega Togni -. L’esperimento fatto a Bellinzona è stato positivo: la gente si è impegnata, c’è stato un buon riscontro. Quindi, il ragionamento che abbiamo fatto è: poiché adesso il "sacco" di Bellinzona fa tanti km per essere separato (e comunque una buona parte di questo finisce bruciato altrove) è meglio trovare una soluzione locale. Ora stiamo valutando le soluzioni possibili e cercando partner sul territorio. Insomma intendiamo raccogliere e separare i materiali plastici riciclabili in Ticino (e stiamo studiando anche come rivalorizzarli sul posto). La parte non riciclabile, invece, la conferiremo direttamente al termovalorizzatore e ricaveremo energia per il Ticino", sottolinea Togni.
Ascolta la puntata di Millevoci con l'intervista integrale di Enrica Alberti a Mauro Togni, a capo dell'Ufficio dei rifiuti e dei siti inquinati.
Raccolta e riciclo plastica a Sud della Alpi e Pastai in difficoltà (2./3)
Millevoci 22.03.2022, 10:05
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