Ticino e Grigioni

Poliziotti contro i tagli: “Preventivo miope”

Malumore e preoccupazione sono emersi dall’assemblea dei funzionari di polizia dell’OCST: “Il problema è che ci sono sempre meno agenti operativi sul terreno”

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Le preoccupazioni dei funzionari di polizia

Il Quotidiano 28.11.2024, 19:00

Di: QUOT/Previatello/Spi 

Meno agenti sul terreno, difficoltà a conciliare lavoro e famiglia e la soppressione della scuola di polizia nel 2026. Queste alcune delle preoccupazioni emerse dall’assemblea dei funzionari di polizia affiliati all’OCST tenutasi nel tardo pomeriggio di giovedì a Lugano. Al centro delle discussioni il tema dei tagli e il preventivo cantonale 2025 definito “miope” dal sindacato.

Tagli lineari e non una visione a lungo termine per la polizia. “Il problema è che sul campo ci sono sempre meno agenti di polizia operativi - dichiara ai microfoni della RSI Alessandro Polo, presidente del sindacato di polizia OCST - . Questo porta a più carico di lavoro. Più turni significa meno tempo di riposo e tutto questo va ad impattare negativamente sulla vita privata”. All’obiezione che il Canton Ticino, rispetto al numero di abitanti, ha una quantità elevata di poliziotti, Polo sottolinea che: “Di agenti ce ne sono ma bisognerebbe parla di competenze. Se consideriamo la polizia cantonale, vedremo che i numeri non sono più così alti. Perché la polizia cantonale ha tutta una serie di competenze che al momento non sono delegate ai corpi comunali”.

Sedici persone hanno lasciato la polizia da inizio anno. E si perderanno una ventina di agenti per pensionamento. Il Cantone viene definito un datore di lavoro sempre meno attrattivo per i salar e per conciliare lavoro e famiglia. Soprattutto dopo che le agenti-donne hanno avuto figli. “Il problema è che pianificare i turni di lavoro o i picchetti con personale a tempo parziale è sicuramente più difficile. Oggi succede che queste agenti vengono messe allo sportello o in un servizio di back office, con la conseguenza che non viene più valorizzata la professione che hanno appreso”.

Altra decisione politica a cui il sindacato si oppone è l’annullamento della scuola di polizia nel 2026. “Ciò significa che il personale operativo non verrà rimpiazzato - sottolinea Alessandro Polo -. Negli anni successivi mancherà del personale operativo, con la conseguenza che, ad esempio, un buon agente che vorrebbe fare carriera ed andare in polizia giudiziaria non lo potrà fare perché non ci saranno abbastanza poliziotti al fronte”.

Un sondaggio per comprendere lo stato d’animo e le difficoltà degli agenti verrà svolto in gennaio. Obiettivo, indirizzare i risultati ai vertici della polizia.

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Malumore tra gli agenti ticinesi

SEIDISERA 28.11.2024, 18:00

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