Il Vallese è solidale con il Ticino in riferimento alle prospettate chiusure degli uffici postali. Venerdì la maggioranza del Legislativo ha infatti deciso di sostenere a larga maggioranza, con l’unica eccezione del PLR, l’iniziativa cantonale ticinese che si oppone alle soppressioni decise dal cosiddetto gigante giallo. L'appoggio è stato espresso con la formula della risoluzione, accettata dal Gran Consiglio con 90 voti contro 26, che verrà inoltrata all’Assemblea federale.
In Vallese sono circa 60 gli uffici che sarebbero minacciati e, secondo i parlamentari, le economie previste implicherebbero giocoforza anche un peggioramento della qualità. Per questo motivo si vorrebbe mettere "un freno all’importante smantellamento", come sostenuto dalla parlamentare Elisabeth di Blasi-Coucet (AdG).
Il testo ticinese, nato da un’iniziativa del PS, era stato votato lo scorso dicembre alla quasi unanimità (2 astensioni) e prevede di rinforzare il potere negoziale dei cantoni, con la possibilità di ricorso fino al Tribunale federale. Chiede inoltre che anche i cittadini possano, tramite raccolta firme, opporsi alle chiusure.
ATS/dielle