Le prospettive dei conti pubblici ticinesi hanno tenuto banco lunedì in Gran Consiglio. Il Parlamento, alla sua ultima sessione prima delle vacanze estive, ha iniziato a discutere il consuntivo 2022, un bilancio positivo visto che a fronte di un preventivo molto negativo (-138 milioni) l'esercizio si è chiuso in nero per tre milioni di franchi.
Il Consuntivo 2022 in Gran Consiglio
Il Quotidiano 19.06.2023, 19:00
Il futuro, però, si annuncia di ben altro colore e lo lascia presagire già il pre-consuntivo 2023 pubblicato la scorsa settimana: sulla base dei dati disponibili a fine aprile il Cantone prevede di chiudere l'anno in rosso di 224 milioni di franchi. Viene a mancare in particolare il contributo della Banca nazionale di cui nel settembre scorso si era invece tenuto conto nell'allestire le previsioni che, aveva riconosciuto Christian Vitta, contenevano "una grossa incognita". E c'è un altro elemento di cui tenere conto: il decreto Morisoli approvato in votazione popolare nel maggio dello scorso anno, che impone il pareggio nel 2025 agendo prevelantemente sulle uscite. "L'operazione si presenta molto impegnativa e implicherà inevitabilmente dei sacrifici, che siano guardati da destra, da sinistra o dal centro", ha detto oggi in aula il capo del Dipartimento finanze ed economia.
Il futuro dei conti pubblici ticinesi
SEIDISERA 19.06.2023, 18:41
"Se non cambiamo rotta ci aspetta una manovra di rientro fra i 150 e i 180 milioni di franchi che andrà a fare male alle fasce più deboli della popolazione", secondo Fabrizio Sirica del PS, che auspica una correzione per la quale occorre però "una chiara volontà politica". A suo avviso bisognerà tornare alle urne. Non vuole invece sentire parlare di lacrime e sangue Paolo Pamini dell'UDC, che dà cifre diverse: "Bisogna raddrizzare la spesa di 120 milioni all'anno (...) e ne spendiamo 1'300 in sussidi a enti terzi". Un esempio di come si possano raccogliere "decine di milioni" senza andare a toccare i più bisognosi.
La prospettiva dei tagli alla spesa si riflette anche sull'approvazione dei conti dello scorso anno, sebbene come detto siano positivi. L'area rosso-verde dirà "no" puntando il dito contro gli sgravi concessi nel recente passato, i democentristi perché la "sforbiciata" alle uscite a loro avviso si sta facendo troppo attendere. A favore invece PLR e Centro, che per arrivare alla maggioranza avranno bisogno di qualche voto in più, che potrebbe arrivare dalla Lega.
Politiche fiscali, parola all'esperto
SEIDISERA 19.06.2023, 18:45
Le regole fanno bene se c'è flessibilità
Le regole sui budget sono uno dei migliori esempi di federalismo, i cantoni sperimentano soluzioni diverse e il decreto Morisoli ne è solo un esempio. Queste operazioni danno i loro frutti, secondo Lukas Schmid, economista del centro di studi liberale Avenir Suisse. "Simili regole fiscali e di budget funzionano effettivamente portando a minori deficit", afferma. "Negli ultimi anni è stato dimostratro da varie ricerche, che mostrano però come sia importante che le regole fiscali cantonali riguardino tutti i conti. Insomma meglio se valgono per le spese correnti e anche per gli investimenti". Altri cantoni prevedono una certa flessibilità, tollerando deficit in momenti di congiuntura negativa, da compensare nel lungo periodo o da approvare con una maggioranza qualificata. Una flessibilità che Schmid vede di buon occhio: un equilibrio costante, afferma, non è una buona soluzione dal profilo economico. Il Ticino, secondo lui, non è né fra i cantoni troppo tolleranti né fra quelli troppo severi.
RG 12.30 del 19.06.2023 Il servizio di Luca Berti
RSI Info 19.06.2023, 17:35