Il concetto di una preferenza indigena nel mercato del lavoro è stato approvato lo scorso settembre dal popolo ticinese, che ha appoggiato l'iniziativa "Prima i nostri" lanciata dall'UDC. Ora, il partito torna sul tema e presenta un'iniziativa parlamentare generica, corredata da un disegno di legge, per applicare il principio.
La proposta, che deve passare al vaglio del Gran Consiglio, prevede un rilascio a cittadini UE di permessi G, L o B solo quando il datore di lavoro sia in grado di dimostrare di non aver potuto assumere uno svizzero o uno straniero già in possesso di un permesso con pari qualifiche.
Per quanto riguarda la lotta al dumping salariale, il permesso deve essere rilasciato solo se viene rispettato il salario minimo.
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