Un professore che inizia lo sciopero della fame, un’inchiesta amministrativa in corso, un trasferimento e studenti che raccolgono un centinaio di firme in suo sostegno. Si sta chiudendo con qualche turbolenza l’anno scolastico al Liceo Lugano 2 di Savosa.
Ma, andiamo con ordine: una settimana fa il docente di educazione fisica aveva spedito una lettera alle redazioni per annunciare la sua decisione (vedi pdf in basso) di nutrirsi unicamente di liquidi per protestare da una parte contro un’inchiesta amministrativa aperta contro di lui e altri tre colleghi nel 2013 e di cui non conosce ancora il responso e, dall’altra, contro la decisione di un trasferimento in altra sede “senza essere avvisato”. Da giovedì ha iniziato la sua protesta, come riportano diversi media online. Abbiamo sentito il direttore del LILU2 Aurelio Sargenti per avere qualche spiegazione.
Direttore Sargenti, cosa sta succedendo? E’ sorpreso da questa decisione così drastica?
"Sì, mi sorprende che un docente inizi un digiuno, uno sciopero della fame, per cose che devono ancora succedere. Ho in mente altri digiuni, per cause molte più nobili. Qual è il problema? La direzione ha chiesto il trasferimento perché la situazione venutasi a creare con il professore Knecht è una situazione insanabile e il trasferimento verrà o non verrà concesso a dipendenza di quanto le autorità decideranno nei giorni 6, 7 o 8 luglio".
Cosa sta succedendo?
RSI Info 19.06.2015, 01:10
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Per quanto riguarda l’inchiesta amministrativa, sono gravi le colpe del professore?
"Sono mediamente gravi. Saranno le autorità competenti a dirlo. E’ una questione amministrativa interna che si sarebbe potuta risolvere tranquillamente con un incontro. I quattro professori non hanno voluto incontrare il direttore dell’Ufficio medio-superiore, che ha più volte sollecitato questo incontro, obbligandolo di fatto ad aprire un’inchiesta amministrativa".
L'inchiesta amministrativa in corso
RSI Info 19.06.2015, 01:11
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Cosa ci può dire invece del trasferimento?
"La direzione ha chiesto al Dipartimento la possibilità di trasferire in un’altra scuola. Nessuno ha chiesto il suo licenziamento. Venuto a constatare che si sono incrinati i rapporti di fiducia con il professore, la direzione, per il bene dell'istituto, ha chiesto il trasferimento. Il professore quindi continuerà a percepire il salario che prendeva prima, insegnerà in un altro istituto liceale".
"Trasferimento, non licenziamento"
RSI Info 19.06.2015, 01:12
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E la reazione degli studenti...
"Ho un ottimo rapporto con il comitato degli studenti, mi hanno chiesto spiegazioni. Ho detto quello che potevo dire. Se poi si vuole sollecitare una raccolta firme (una settantina su 670 allievi) è una decisione che deve essere sempre libera".
Le spiegazioni agli studenti
RSI Info 19.06.2015, 01:12
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Si aspettava che la situazione sarebbe divenuta di dominio pubblico?
"Assolutamente no, sono ben altri i problemi importanti di cui dobbiamo preoccuparci … non ero pronto a rispondere queste domande, ritenevo che la questione dovesse rimanere interna".
Alessandra Spataro