Il Caffè, nella sua edizione odierna, evidenzia alcune “falle” nelle proteste di svariati sindaci dei comuni italiani di confine, avvenute sabato in serata, a causa della chiusura sperimentale di tre valichi secondari tra Ticino e Lombardia (Novazzano-Marcetto, Pedrinate, Ponte Cremenaga).
Il settimanale ricorda infatti come fino al 2009 quei passaggi di confine, ma anche diversi altri, venissero già chiusi prima dell’attuazione degli accordi di Schengen senza che vi siano mai state lagnanze particolari da parte degli Esecutivi delle località italiane di frontiera. Nell’articolo si rileva del resto che il valico del passo dell’Umbrail, tra Bormio e Santa Maria in Val Müstair, non lontano dallo Stelvio, è chiuso da tempo durante la notte.
Un’ulteriore precisazione del giornale edito a Locarno riguarda infine il fatto che anche nel canton Ginevra da qualche mese è in atto un periodo di “test” con la chiusura notturna dei valichi di Certoux, Chancy, Sézegnin e Soral 2. Vi sono state rimostranze da parte dei sindaci francesi, ma la sperimentazione continua regolarmente.
EnCa