Quindici tonnellate di castagne: è quanto è giunto finora nei tre centri di raccolta promossi dall'Associazione dei Castanicoltori della Svizzera italiana. Dopo un'annata scarsa, la produzione è tornata buona. Un'abbondanza che permette anche lo svolgimento di iniziative per valorizzare un prezioso patrimonio comune.
In Valle di Muggio, per esempio, da oltre 20 anni c'è chi si impegna per mantenere in vita la graa di Cabbio. È la popolazione stessa a occuparsene, e a ritirare le castagne una volta essiccate.
Oggi si tratta di preservare un patrimonio storico, ma una volta era proprio questione di sopravvivenza: "Alcuni avevano le graa direttamente in casa - spiega ai microfoni della RSI Sergio Rossi, del Museo etnografico della Valle di Muggio (MEVM)".
"Una volta le graa erano delle miniere d'oro - aggiunge Giuseppe Bernasconi del MEVM - Si usava mangiare semolino di farina di castagne, a colazione, pranzo e cena".