Il 2019 nella Svizzera italiana, dopo aver dato belle soddisfazioni agli amanti dei funghi, sarà anche un anno di castagne. Il cinipide, svaniti i timori manifestatisi in tarda primavera, non fa più paura e la siccità del 2018 è un ricordo. Il raccolto che inizierà tra breve si annuncia pertanto buono dal punto di vista della qualità e della quantità, grazie a un giugno secco e caldo che ha favorito l'impollinazione e a un'estate umida al punto giusto da permettere ai frutti di gonfiarsi e maturare.
La raccolta ufficiale in Ticino si svolgerà da lunedì 23 settembre a mercoledì 30 ottobre, il periodo durante il quale a Cadenazzo (FELA), Stabio (magazzino TIOR/FOFT), Muzzano (FruVerCo) e Biasca (ex Arsenale) saranno aperti i centri per il ritiro dei frutti dell'Associazione castanicoltori della Svizzera italiana. Due le classi di prezzo: 1 franco e 50 centesimi per le piccole (peso medio inferiore ai 13 grammi) e 3 franchi per le grandi, destinate al mercato fresco. Con un'avvertenza: saranno accettate solo le tipiche castagne ticinesi, non quelle di varietà ibride (molto grosse, ma meno buone e di più bassa qualità).
L'obiettivo dichiarato, dopo il magro totale di 21 tonnellate del 2018, è di superare il primato di 40 tonnellate di due anni fa. A questo scopo l’associazione, in collaborazione con Paolo Bassetti, ha anche organizzato dei gruppi di raccolta che saranno attivi in modo mirato nelle selve gestite. Un'iniziativa alla quale ha aderito anche Caritas Ticino che metterà a disposizione personale per la raccolta.