Ticino e Grigioni

Regione dei laghi, cresce la cooperazione

Province di confine e Ticino aumentano il dialogo su trasporti, mobilità e servizi; proposte per diminuire il carico di automobili dei frontalieri

  • 16 febbraio 2023, 06:00
  • 20 novembre, 11:56
05:53

Il futuro della "regione dei laghi"

sdr/RSI 16.02.2023, 06:00

Di: sdr 

Maggiore mobilità, più servizi e non solo turistici, azioni per decongestionare le aree urbane dal traffico di veicoli privati ed incentivi per l’utilizzo di trasporti pubblici, magari con un biglietto unico che comprenda Ticino, Piemonte e Lombardia. I Comuni delle province italiane ci credono, provano ad andare in pressing della politica “che conta” perché favorisca nuovi modelli di mobilità in un'area "cuscinetto" tra Milano e Zurigo, che conta oltre due milioni di abitanti.

Ci vogliono progetti, ci vogliono fondi e, non da ultimo, cabine di regie condivise. Che la direzione sia questa, soprattutto sul fronte della mobilità che soffoca non più o non solo le strade ticinesi da decine di migliaia di auto di frontalieri, ma pure i territori di origine di questi lavoratori, è evidente dagli ultimi progetti Interreg con il Ticino: Smisto e Smart Border. Programmi dedicati alla mobilità, all’uso di mezzi pubblici e di auto condivise.

1:08:32

L'imposta della discordia

Inchieste 10.02.2023, 22:19

Luino incantata dal modello "Città dei Laghi"

L'iniziativa rilanciata in questi mesi a Mendrisio - "La Città dei Laghi" - il cui obiettivo è stimolare una trasformazione della regione e promuovere la cooperazione transfrontaliera delle comunità dei laghi prealpini, sta suscitando notevole interesse in Italia. Incontri ai quali hanno partecipato infatti anche alcuni sindaci da oltre confine, con gruppi di lavoro dedicati assieme a tecnici ticinesi, per approfondire aree di cooperazione su temi che vanno dall’economia ad, appunto, i trasporti e le infrastrutture. Francesca Porfiri, assessore all’Ambiente e mobilità del Comune di Luino (VA), è rimasta particolarmente colpita dal metodo di lavoro pratico che cerca prima di ogni cosa di cogliere le opportunità che uniscono questi territori tramite la mobilità dolce.

Da subito il Municipio ha proposto, per andare nel concreto, la realizzazione di una pista ciclopedonale verso Ponte Tresa, per poter raggiungere Lugano in bicicletta. Questo dovrebbe essere l’oggetto di una prossima candidatura Interreg tra Ticino e Luino, dopo quella che la città lacustre ha portato avanti con il Comune di Gambarogno sempre sull’asse della mobilità.

Non solo: dall’Esecutivo cittadino auspicano che venga realizzata, facendosi parte attiva, la Ciclovia del Lago Maggiore, infrastruttura presente nel Piano Nazionale Generale della mobilità ciclistica urbana ed extra urbana in Italia. La responsabile del dicastero mobilità ribadisce come l’intermodalità "bici-battello-treno" rilanciata anche dalle società di navigazione ticinesi ed italiane possa far uscire aree vaste dall’isolamento infrastrutturale. Una sola grande area, come fosse una città, con tre laghi "cuciti" da collegamenti e mezzi di trasporto.

Troppe auto dei lavoratori, in pressing per l'uso di mezzi pubblici

02:11

Traffico, Varesotto in cerca di soluzioni

sdr/RSI 16.02.2023, 06:00

I sindaci italiani del Varesotto e del Comasco vivono, anche in misura crescente, il disagio di avere strade attraversate da migliaia di frontalieri ogni mattina e sera, problema condiviso con il Ticino per la quale sono in cerca di soluzioni comuni. Una, lanciata proprio in questi giorni per la quale c’è la volontà di discutere con Regione Lombardia non appena la Giunta sarà operativa, ma anche con l’Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale (TPL), è la possibilità di inserire corse di bus in orari fino ad ora non contemplati, per arrivare nelle aree di confine.

02:49

Frontalieri, la questione del telelavoro

Telegiornale 02.02.2023, 12:30

Non solo, c’è la volontà di chiedere agli enti coinvolti – italiani e svizzeri – se vi è la possibilità di “ammortizzazioni economiche” pubbliche ad hoc per i frontalieri, per incentivare con costoro l’uso del mezzo pubblico. Che sia un abbonamento a prezzi calmierati, ha spiegato Emanuele Schipani, sindaco di Marchirolo (VA), o altre forme di intervento ma – spiega – qualcosa va fatto perché le auto di oltre 77'000 persone cominciano ad essere davvero tante. Il dato che emerge, sia che si tratti di nuove forme di mobilità legate al turismo o la promozione del territorio sia alla necessità di spostare il carico di veicoli dei lavoratori italiani, è la rinnovata volontà di trovarsi e cercare soluzioni condivise in questa che qualcuno ha chiamato dapprima “regione” ed oggi “città” dei Laghi.

02:02

UE, dal 2035 solo auto a emissioni zero

Telegiornale 15.02.2023, 13:30

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