"All'inizio non potevamo seguire le conferenze, poi hanno introdotto l’interprete e anche noi abbiamo potuto ottenere tutte le informazioni". Così Laura Sciuchetti, sorda dalla nascita, si è espressa per spiegare come è stato vissuto l'inizio della pandemia da lei e dalle altre 10'000 persone circa, che si trovano nella sua stessa situazione in Svizzera.
"Sarebbe importante avere questa figura in altri ambiti, come la politica. È una grande lotta per noi, perché c’è una certa discriminazione", confessa la 25enne. Ora ci sono le mascherine, che seppur indispensabili in molti luoghi, creano difficoltà: "È difficile comunicare con la mascherina, a volte chiedo di abbassarla, ma non sempre è possibile".
L'intervista che trovate all'inizio del pezzo è priva di sottotitoli, perché vogliamo "costringervi" ad ascoltarla con la voce dell'interprete. Senza quella vi troverete nella situazione in cui spesso si trovano i sordi: doversi informare in una lingua non loro.