Ticino e Grigioni

Ristoratori a caccia di certezze

Il certificato Covid avrebbe già portato a un calo degli affari, GastroTicino in assemblea rivendica risposte chiare dalle autorità

  • 27 settembre 2021, 20:03
  • 20 novembre, 19:35
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CSI 18.00 del 27.09.21: il servizio di Amanda Pfaendler

RSI Info 27.09.2021, 19:53

  • Ti-Press
Di: CSI/OCartu 

I ristoratori rivendicano maggiore chiarezza da parte delle autorità sul futuro del settore. L'associazione di categoria GastroTicino, dall'inizio della pandemia di coronavirus è stata sollecitata da migliaia e migliaia di e-mail e telefonate per richieste di informazioni da parte dei suoi affiliati, spesso ritrovatisi a districarsi tra nuove regole cambiate anche in modo repentino.

Per questa ragione gli esponenti del settore, riunitisi lunedì a Lugano in assemblea, hanno rivendicato una chiara strategia di uscita dalla crisi, anche in vista di un inverno che temono possa rivelarsi complicato a causa dell'obbligo di presentare il certificato Covid per accedere agli esercizi pubblici. Il pass sanitario starebbe già influenzando gli affari. Le società di gestione delle carte di credito in Svizzera hanno stimato un calo del 20% del fatturato dal giorno dell'introduzione dell'obbligo.

Una decisione "mal digerita", che inquieta a livello nazionale. "Vorremmo sapere quali sono i criteri per l'uscita. Un tasso di vaccinazione più alto? L'occupazione dei letti in terapia intensiva?", si è chiesto Casimir Platzer, presidente di GastroSuisse, auspicando maggiori informazioni che permettano di pianificare l'attività: "Speriamo di non dover aspettare il 24 gennaio come da data massima indicata al momento".

Estate positiva, ma non per tutti

Il vicepresidente nazionale e presidente di GastroTicino, Massimo Suter ha spiegato come l'estate, grazie in particolar modo al turismo, abbia sì rappresentato una boccata d'ossigeno, ma non per tutti gli esercenti. In particolare, a soffrire sono stati i locali che lavorano molto grazie all'attività congressuale.

Ai microfoni della RSI, Suter ha ribadito che servirebbero "aiuti finanziari maggiori di quelli versati finora, che arrivano solo quando un'azienda è ormai sull'orlo del fallimento".

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Gastroticino in assemblea

Il Quotidiano 27.09.2021, 21:00

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