Ticino e Grigioni

Rotonda, i retroscena

Non c'è stato un sequestro "fisico" di denaro È invece stato bloccato un conto di Locarno Viva

  • 19 agosto 2015, 09:27
  • 7 giugno 2023, 11:48
Il quadro della situazione si precisa

Il quadro della situazione si precisa

  • ©Ti-Press

Il sequestro di denaro alla Rotonda non è andato esattamente come si pensava negli scorsi giorni. Non c’è infatti stato nessun esproprio “fisico” di liquidi: per ora è stato soltanto bloccato un conto in banca di Locarno Viva.

E non si tratta di disposizioni prese per conto di un cliente dell’avvocato Tuto Rossi. Tutto questo è stato fatto per Alain Poroli, che aveva intentato una causa contro gli ex associati di Locarno Viva perché gli venisse versato un corrispettivo in denaro dei suoi investimenti sotto forma di finanze, tempo e lavoro durante i cinque anni di collaborazione.

Ed è proprio la legale di Poroli, Corinne Koller Baiardi, a spiegare i retroscena della vicenda in un’intervista pubblicata oggi, mercoledì, ne laRegione.

Per quanto riguarda il conto, dichiara l’avvocata, esso “garantisce il dovuto nei confronti di Poroli. (…) Il versamento avverrà dopo la stesura del verbale di sequestro da parte (…) del’Ufficio esecuzione e fallimenti, fra una decina di giorni”.

mrj

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