Il salario minimo cantonale non è ancora realtà e non può ancora vantare un accordo politico ma venerdì, durante la seduta della sottocommissione lavoro, la "ricetta" targata PPD ha trovato sintonia anche tra la Lega e il PLR. Ricetta che — tra le altre cose — aumenta di venticinque centesimi all'ora le paghe minime proposte dall'Esecutivo, con una nuova "forchetta" che andrebbe dai 19 ai 19.50 franchi all'ora.
Ma non solo: Raffaele De Rosa, promotore dell'idea, aggiunge l'estensione del periodo da concedere alle aziende per adeguarsi da tre a quattro anni, rafforzando nel contempo il ruolo dell'Ufficio cantonale di conciliazione affinché la sottoscrizione dei contratti collettivi di lavoro ne sia favorita.
"Speravamo che ci si potesse avvicinare alla soglia dei 20 franchi all'ora, purtroppo lo sforzo fatto in sottocommissione è insoddisfacente, sono pochi centesimi in più che per noi non sono un compromesso", ha ribadito Ivo Durisch del PS ai microfoni della RSI (ascolta l'audio allegato), che chiede un allineamento alla realtà Svizzera, dei cantoni che stanno introducendo un salario minimo di 20 franchi all'ora. "Di meno, non se ne parla".
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