Lo scavo del secondo tunnel autostradale del San Gottardo entra ufficialmente nel vivo. “È una pietra miliare per il più importante collegamento nord-sud della Svizzera” ha detto il consigliere federale Albert Rösti, che oggi (venerdì) ad Airolo è intervenuto nell’ambito della cerimonia per la messa in funzione della fresa meccanica “Paulina”.
Si tratta di un macchinario lungo 150 metri e con una testa di perforazione che ha un diametro di 12,3 metri. Il consigliere federale - a capo del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) - l’ha definito come “un simbolo di innovazione e di eccellenza tecnica”.
Sempre oggi si tiene a Göschenen la cerimonia per la fresa che scava il tunnel da nord. Entrambe le macchine sono state prodotte in Germania e assemblate in loco durante la scorsa estate.
Le due macchine scaveranno tra i sette e gli otto chilometri, attraversando una zona di disturbo geologico lunga circa 350 metri, che sarà lavorata con metodi convenzionali. In media avanzeranno di 18 metri al giorno e dovrebbero raggiungere approssimativamente il centro della galleria nella primavera del 2027. È nell’autunno di quell’anno che è prevista la cerimonia per la caduta dell’ultimo diaframma.

Il cantiere dall'alto
La conclusione dei lavori è poi prevista per il 2030. Inizialmente e per un periodo di tre anni il transito nella nuova galleria avverrà a doppio senso per consentire la ristrutturazione della prima canna, aperta nel 1980.

Raddoppio del San Gottardo. frese in azione
Telegiornale 14.02.2025, 12:30

Un progetto per il secondo tubo
Il Quotidiano 15.01.2024, 19:00
RG 12.30 del 14.02.2025: La diretta di Alain Melchionda sul cantiere del secondo tubo del San Gottardo
RSI Info 14.02.2025, 12:30
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Il Quotidiano 15.01.2024, 19:00