Nella seduta di mercoledì il Consiglio di Stato ha adottato due decisioni in materia di politica sanitaria, con l’obiettivo di ulteriormente intervenire sul contenimento dei costi della salute. Il primo strumento consiste nel regolamento che limita il numero massimo di medici in alcune specializzazioni e che viene ora posto in consultazione. Il secondo concerne la tariffa delle prestazioni mediche in ambito ambulatoriale, fissata per decreto esecutivo con un valore inferiore rispetto al passato.
Le due decisioni - come comunicato dal Consiglio di Stato - sono entrambe da leggere nel contesto del continuo aumento della spesa sanitaria, che si riverbera nell’aumento dei premi di cassa malati. Se i costi ospedalieri stazionari sono sotto controllo, i dati attestano un incremento importante dei costi nel settore ambulatoriale.
La Legge federale sull’assicurazione malattie (LAMal) ha attribuito ai Cantoni il compito di contenere il numero dei nuovi medici autorizzati a fornire prestazioni nel settore ambulatoriale. Il sistema entrerà a regime a metà 2025, mentre per la fase transitoria (luglio 2023 – maggio 2025) è prevista la possibilità di mantenere costante l’attuale offerta di medici, ritenendola adeguata alla copertura del fabbisogno. Dopo il via libera da parte del Gran Consiglio lo scorso 21 giugno ai decreti legislativi, ora il Consiglio di Stato pone in consultazione il progetto di regolamento che fissa i criteri per permettere al Dipartimento della sanità e della socialità (DSS) di limitare il rilascio di nuove autorizzazioni a praticare a carico della LAMal e individuare le discipline che superano l’attuale fabbisogno. La consultazione terminerà il 31 agosto 2023.
La seconda decisione adottata mercoledì dal Governo riguarda le prestazioni mediche erogate dagli studi medici privati. Dal momento che le convenzioni tra l’Ordine dei Medici del Ticino e una parte degli assicuratori malattia sono scadute - spiegano dal Bellinzona - e che i citati partner tariffali non sono riusciti a trovare un accordo, il Cantone è stato chiamato a fissare la tariffa così come previsto dalla LAMal.
Il decreto esecutivo adottato fissa il valore del punto di tariffa (VPT) a 0,91 centesimi, ovvero due centesimi in meno rispetto a quanto c'è oggi, ed entra in vigore retroattivamente dal 1° gennaio 2021. Nella sua valutazione il Cantone ha considerato in particolare che il VPT dei medici con studio medico privato è tra i più alti in Svizzera e si discosta da quello ospedaliero ospedaliero di oltre il 10%. Questo nuovo valore non ha effetto sulle fatture pagate nel frattempo dai pazienti. Le modalità di restituzione saranno definite direttamente tra assicuratori e l'ordine dei medici, quando la decisione crescerà in giudicato.
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Notiziario 06.07.2023, 10:08
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