Dal quartiere generale del carnevale di Tesserete il presidente assicura: nel 2022 sarà un'edizione totalmente diversa, che non si terrà nel centro abitato. Perché è troppo difficile sorvegliare tutte le entrate e le persone - pubblico e partecipanti - tutte munite di certificato Covid. "Stiamo valutando se fare o meno un piccolo villaggio nel piazzale dell'ex caserma di Tesserete", dice Livio Mazzuchelli. Niente corteo comunque, l'incertezza è troppa. E non si può ripetere l'esperienza del 2020, quando tutto fu annullato all'ultimissimo momento con una perdita secca di oltre 100'000 franchi.
A Chiasso Nebiopoli ci sarà, l'organizzazione lo ha confermato dopo aver presentato un piano di protezione, va da sé con un Covid pass obbligatorio.
A Bellinzona invece il municipio non ha ancora deciso, ma i vertici del Rabadan hanno pensato in ogni caso di restare in città perché già normalmente vengono poste delle separazioni delle aree per il carnevale. I controlli saranno rafforzati, ma non ci saranno i cortei per i bambini e quello delle guggen. "Questo perché non abbiamo la possibilità di chiudere il Viale Stazione e controllare tutti i partecipanti", spiega il presidente Giovanni Capoferri. "E per i vari pranzi probabilmente - conclude - faremo solo quello del martedì".
Ci sarà anche La Lingera a Roveredo, dove il villaggio fuori dall'abitato permette di garantire i controlli.
E a Biasca infine, proprio perché il carnevale è nel nucleo, questo è un problema. Si pensa anche qui ad una versione light, ma sempre in centro e nel rispetto delle diposizioni anti Covid. E anche qui, con ogni probabilità, si dovrà fare a meno del corteo.