Tra ieri ed oggi in Ticino sono state di nuovo superate le 100 ospedalizzazioni dovute a coronavirus, com’era il caso a febbraio. Il numero sale per fortuna lentamente e i letti occupati in cure intense restano una quindicina. Preoccupazione un po' attenuata?
No. Nell’arco di un mese siamo saliti dal minimo di una cinquantina di posti occupati a cento e stiamo salendo. Il numero delle persone ricoverate ogni giorno supera i dimessi e quindi è chiaro che il conteggio è positivo. Per di più se guardiamo il numero dei casi positivi, che sono cresciuti, sappiamo che l’impatto sugli ospedali è solo la settimana successiva e le complicazioni che finiscono in cure intense la settimana dopo.
Chi sono gli ospedalizzati?
Sono leggermente cambiati, perché grazie alla protezione con la vaccinazione le persone sopra i 75 stanno pian piano riducendosi o scomparendo e il peso si sposta verso persone tra i 60 e i 70 anni, che sono attualmente la parte maggiore delle persone ricoverate.
A guardare la situazione epidemiologica potremmo però dire che certe misure sono servite a poco o a nulla. Prendiamo ad esempio l’obbligo delle mascherine all’aperto in certe località turistiche: non ha mica rallentato il numero dei contagi…
Beh… questo non possiamo dirlo. Prima di tutto perché è troppo presto. È stato introdotto prima di Pasqua e tra l’altro in questi giorni i dati sono più bassi di settimana scorsa. L’effetto in questo caso non è delle mascherine ma il fatto che la gente si testa di meno sotto il periodo pasquale. Una misura che viene messa in atto oggi nella migliore delle ipotesi produce effetti dopo 7-14 giorni. Sarebbe quindi comunque troppo presto per dirlo. Detto questo il discorso non era di ridurre l’incidenza ma di cercare di contrastare l’inevitabile aumento degli assembramenti.
I bimbi possono tornare ad abbracciare i nonni vaccinati?
L’indicazione attuale è che le persone vaccinate restano soggette alle misure di protezione che tutte le persone seguono. È pur vero che con l’evidenza crescente della protezione che la vaccinazione dà molto probabilmente si potranno ridurre alcune misure ed è verosimile che nel giro di poche settimane arriverà l’informazione ufficiale che i nonni possono abbracciare i nipoti.
Il punto sulla situazione epidemiologica con il dr. Merlani
Il Quotidiano 07.04.2021, 21:00