Ticino e Grigioni

Scontro tra giudici, nominato procuratore straordinario

Il Consiglio di Stato ha affidato l’incarico a Franco Passini, sostituto del primo procuratore del Cantone dei Grigioni - Toccherà a lui trattare la querela sporta da due magistrati contro altri tre colleghi

  • Oggi, 15:30
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Caos in tribunale: nominato un proouratore pubblico straordinario

Il Quotidiano 20.08.2024, 19:00

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Di: RSI Info

Sarà un procuratore pubblico straordinario a trattare la querela presentata dai giudici Siro Quadri e Francesca Verda Chiocchetti contro altri tre giudici ordinari, Mauro Ermani, presidente del Tribunale, Marco Villa, vicepresidente, e Amos Pagnamenta.

La scelta del Consiglio di Stato, in accordo con il Procuratore generale Andrea Pagani e con il Primo procuratore del Cantone dei Grigioni Claudio Riedi, è caduta, con decisione presa lo scorso 14 agosto, sul sostituto del primo procuratore del Cantone dei Grigioni, Franco Passini.

Con una lettera inviata al Consiglio di Stato lo scorso 12 agosto 2024, il procuratore generale Andrea Pagani aveva chiesto al Consiglio di Stato di nominare un procuratore pubblico supplente straordinario allo scopo di trattare la querela presentata da due giudici ordinari del Tribunale penale cantonale nei confronti degli altri tre giudici ordinari dello stesso tribunale. Il Governo ha dato seguito alla richiesta di Pagani affidando a una figura esterna il mandato di procuratore pubblico straordinario. 

Il Tribunale penale cantonale, tiene a sottolineare il Governo nel comunicato diffuso martedì pomeriggio, è l’autorità che nel nostro cantone ha il compito di giudicare su atti di accusa e decreti di accusa e che, pertanto, esercita un controllo giudiziario sull’attività dei procuratori pubblici. 

Un comunicato che termina sottolineando come “considerata la necessità di fare capo a un professionista con un’esperienza adeguata nell’ambito della conduzione di procedimenti penali, il Governo si è così rivolto alla Magistratura del Cantone dei Grigioni, che ha dato la propria disponibilità a collaborare con le autorità ticinesi”.

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