A Sedrun-Tujetsch è stata posata venerdì la “prima pietra” del SedrunSolar, il parco fotovoltaico che la società Energia Alpina costruirà a oltre 2’000 metri di quota, sui pendii esposti a sud, vicino alla stazione sciistica. Su un’area di 0,3 km quadrati verranno posati 5’700 pannelli per complessivi 34’000 moduli fotovoltaici in grado di coprire il fabbisogno elettrico di circa 6’500 economie domestiche.
Ma dietro ai numeri c’è anche la volontà di dare una scossa alla regione posta in cima alla Surselva. “Noi abbiamo un grande problema - spiega il sindaco Martin Cavegn - lo spopolamento del paese. Ci auguriamo che l’impianto generi indotto, creazione di posti di lavoro, entrate per il comune, e che contribuisca a frenare la diminuzione della popolazione”.
Le organizzazioni ambientaliste non si sono opposte al progetto. Secondo il WWF, il luogo scelto per il parco solare, infatti, va bene. Visto che si trova già in una zona utilizzata per ripari valangari e piste da sci, non c’è grande conflitto con la natura e il paesaggio.
Ma la costruzione del parco resta comunque una sfida perché i pannelli vanno portati e installati in alta quota e va costruita una stazione di trasformazione. E poi il tempo stringe, se si vuole godere del programma federale di sussidi Solar Express per i grandi parchi fotovoltaici ad alta quota. La legge, ricorda il sindaco, “dice che se si vuole ottenere fino al 60% di sovvenzioni, entro il 2025 almeno il 10% del parco solare deve immettere elettricità in rete”. E le sovvenzioni per questo progetto da 87 milioni di franchi sono importanti.