La neve si è fatta attendere parecchio quest'anno, ma quella di mercoledì è bastata a Carì. Oggi, sabato, è stata la prima delle stazioni ticinesi ad aprire agli sciatori praticamente l'insieme del comprensorio, con due mesi di ritardo rispetto a una stagione ideale. "Siamo aperti con tutti gli impianti e una pista fino in fondo", spiega Luca Müller, direttore operativo della Nuova Carì.
Il sole ha baciato la prima giornata e la gente ha risposto: "Abbiamo visto che ha voglia di uscire, sciare ma anche prendere un po' d'aria buona. Vediamo che i nostri posteggi sono più o meno complete", ha detto il presidente del CdA Gabriele Gendotti.
In alto ci sono 80 centimetri, "c'è una sola pista ma larga con condizioni ottime e in invernali", dice Müller. In paese sono 40 e "la discesa a valle è un po' più precaria". Contribuisce anche l'innevamento artificiale, anche se l'acqua non è moltissima dopo mesi di siccità.
Ma "prima poi dovrà ancora nevicare", conclude Gendotti, secondo il quale "era il momento giusto. Se si fosse dovuto aspettare ancora un paio di settimane, qualche riflessione di non più aprire avremmo potuto farla".