Le nuove misure per lottare contro l’inquinamento eccessivo dell’aria decise dal Consiglio di Stato ticinese sono riuscite a mettere d’accordo ecologisti e impresari costruttori: entrambi criticano il passo compiuto. Quanto figura nel decreto antismog, che entra subito in vigore abbassando la soglia di allarme che fa scattare le limitazioni soprattutto alla circolazione, non piace né agli uni né agli altri.
Per i Verdi, spiega alla RSI Francesco Maggi, è un passo indietro poiché non comprende le misure più incisive (e controverse) come, ad esempio, l'introduzione delle targhe alterne o delle domeniche senz’auto. Due novità che, sostiene, avrebbero portato a un reale cambiamento di mentalità e abitudini.
La soluzione va invece troppo in là per un settore importante dell'economia cantonale: l'edilizia che utilizza i veicoli diesel euro 3. Saranno i primi a venire fermati in caso di alta concentrazione di polveri fini. "Non siamo per nulla d’accordo con questa discriminazione per le piccole e medie imprese”, sottolinea il direttore della SSIC Nicola Bagnovini.
Diem/CSI/RG
DAL QUOT:
Decreto antismog, c'é chi lo teme
Il Quotidiano 30.11.2016, 20:00
RG 24.00 del 24.11.16: il servizio di Veronica Alippi
RSI Info 24.11.2016, 01:01
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