Ticino e Grigioni

Solduno, alla sbarra per tentato assassinio

Rinviato a giudizio il 22enne che nel 2021 sparò all’ex compagna. Per questo e altri episodi rischia più di cinque anni

  • 6 settembre 2023, 18:30
  • 6 settembre 2023, 20:47

In aula per tentato assasinio dell'ex compagna

Il Quotidiano 06.09.2023, 19:00

  • Tipress
Di: Francesco Lepori

Si profila il processo per il giovane confederato che la sera del 21 ottobre 2021, in via Vallemaggia a Solduno, sparò alla ex compagna. La scorsa settimana il procuratore pubblico Roberto Ruggeri lo ha infatti rinviato a giudizio.

La 22enne e il suo nuovo amico, che si apprestavano a uscire, se lo trovarono di fronte. Li minacciò con un coltello, obbligandoli a legarsi l’un l’altra. La ragazza provò poi a scappare, ma lui la rincorse, e nell’atrio della palazzina la ferì all’addome con un colpo di fucile.

Le accuse

Tentato assassinio (in via subordinata, tentato omicidio) l’accusa ipotizzata da Ruggeri, a cui si sommano le altre. L’elenco è lungo: si va dalla coazione al sequestro di persona, dalle lesioni gravi all’esposizione a pericolo della vita altrui e all’infrazione alla legge federale sulle armi.

Pressioni di ogni genere

Da notare che, nel dicembre del 2020, la donna era già stata minacciata con un taser in un albergo di Locarno. Lei e – in precedenza – un’altra giovane avevano inoltre subito pressioni di ogni genere: i pedinamenti, la geolocalizzazione via telefonino, il blocco di qualsiasi contatto sui social media con persone di sesso maschile.

Il precedente del 2020

A loro, e al ragazzo legato a Solduno, si aggiunge infine una quarta vittima. L’episodio sarebbe avvenuto il 5 gennaio 2020 a Kriessern, nel Canton San Gallo, dove l’imputato avrebbe appoggiato la lama di un coltello al collo di un uomo.

La richiesta di pena

La Corte delle Assise Criminali sarà composta anche dagli assessori giurati. Ruggeri intende chiedere infatti più di cinque anni. Il 22enne si trova tuttora dietro le sbarre, e ha già cominciato a espiare anticipatamente la pena.

La perizia psichiatrica

Il perito psichiatrico ha ravvisato, a suo favore, una lieve scemata imputabilità. Medio-alto il rischio di recidiva. Secondo l’esperto nominato dalla procura, solo un trattamento adeguato (di tipo stazionario) ridurrebbe fortemente il pericolo che torni a compiere atti violenti.

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