È una richiesta di pena di 17 anni di carcere quella giunta in serata al processo in corso alle Criminali a Lugano. Una richiesta motivata da un agire senza scrupoli e seguendo un piano dettagliato. È quanto ha sostenuto in aula la pubblica accusa nel secondo giorno del dibattimento nei confronti del 22enne sangallese che sparò, nell’ottobre 2021, alla ex compagna a Solduno.
Solduno, chiesti 17 anni per tentato assassinio
Il Quotidiano 28.11.2023, 19:00
A spingerlo, ha detto il procuratore pubblico Roberto Ruggeri, è stato un movente perverso e futile: “È per mera casualità che non siamo qui a parlare di una morte prematura”. È così che il procuratore ha iniziato la sua requisitoria.
La giovane, colpita da un colpo di fucile da distanza ravvicinata, ha mostrato, ha detto Ruggeri, “prontezza, spirito di sopravvivenza e ha avuto anche molta fortuna”. Il suo ex, un sangallese allora 20enne, da mesi aveva fantasie di violenza e distruzione. Non accettava la fine della loro storia, una storia tossica, fatta di manipolazione e violenza.
Così la sera del 21 ottobre si è presentato sotto la palazzina dove lei abita, a Solduno, con un incredibile armamentario.
Già dalle ore 17. Ma non per parlare, come sostenuto in aula: voleva ucciderla. Infatti ha atteso tre ore, l’arrivo del nuovo ragazzo, per prenderli entrambi in ostaggio. Legarli e ammanettarli. Con lei non ha discusso, ha proseguito l’accusa, l’ha minacciata e colpita con una sberla. Fino all’imprevisto. Il cane che abbaia nella stanza accanto. La ragazza che tenta la fuga. Lo sparo.
Processo tentato assassinio di Solduno
SEIDISERA 28.11.2023, 18:27
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