Ticino e Grigioni

Sparò alla ex compagna, la ricostruzione in aula

Si è aperto a Lugano il processo nei confronti del giovane sangallese accusato di tentato assassinio e sequestro di persone in una palazzina a Solduno

  • 27 novembre 2023, 12:46
  • 27 novembre 2023, 19:52
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La palazzina in via Vallemaggia dove è avvenuto il fatto di sangue

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Di: RG/Robbiani/RSI Info

Ha preso avvio lunedì mattina a Lugano, il processo nei confronti di un 22enne sangallese che nell’ottobre del 2021, a Solduno, sparò un colpo di fucile all’ex compagna mentre tentava di fuggire da una palazzina. L’imputato, che sottostava a una cura psichiatrica è accusato di tentato assassinio, sequestro di persone, rapimento, ma anche di coazione ripetuta per aver già in passato maltrattato altre donne e puntato il coltello alla gola di un uomo in Svizzera tedesca.

In aula sono stati riscostruiti i fatti di quel 21 ottobre di due anni. L’imputato, all’epoca 20enne, aveva preso un treno verso il Ticino con l’intenzione di punire la sua ex ragazza. Separati da alcuni mesi, nei suoi confronti, la giustizia aveva già emanato un divieto di avvicinarsi o contattare la donna. 

Il sangallese era riuscito a infilarsi nello stabile in via Vallemaggia, dove viveva la sua ex, si era fatto aprire la porta, aveva estratto un coltello a uncino e uno spray al pepe, costringendo la ragazza e un altro giovane che con lei si trovava a sedersi sul divano. Quindi da una borsa aveva tirato fuori un fucile rubato dalla casa dei nonni. Dopo aver costretto i due sequestrati ad ammanettarsi a vicenda, li aveva bendati. In aggiunta a ciò, aveva colpito con uno schiaffo la giovane, dicendole che le avrebbe cavato gli occhi.

Ad un certo punto l’imputato, sentito un cane abbaiare in un’altra stanza, era andato in panico. Aveva chiesto alla giovane di slegarsi e andare a calmarlo, altrimenti avrebbe ammazzato anche l’animale. La donna aveva colto l’occasione al balzo. Era andata nell’altra stanza, afferrato uno spray al pepe era tornata in sala ed era finalmente riuscita a scappare, ma scendendo le scale, mentre quasi era arrivata al portone principale, un colpo di fucile l’aveva raggiunta alla schiena.

È sopravvissuta quasi per miracolo, ha sostenuto l’accusa. Nel pomeriggio prenderanno la parola le parti e la sentenza potrebbe venir pronunciata domani.

Sparò alla ex, oggi in aula

Il Quotidiano 27.11.2023, 19:00

Radiogiornale del 27.11.23: il servizio di John Robbiani

RSI Info 27.11.2023, 12:51

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