È stato lanciato ufficialmente lunedì a Bellinzona, da un ampio comitato formato da partiti della sinistra e sindacati, il referendum contro i tagli ai sussidi di cassa malati approvati con il preventivo 2025. La misura è stata decisa mercoledì scorso, quando era ormai chiaro che il Parlamento avrebbe votato a maggioranza a favore del taglio di 10 milioni sugli aiuti per le famiglie con figli.
A chiedere lo stralcio del risparmio è un comitato che comprende diciassette sigle diverse. Lo scopo? Lo spiega alla RSI Fabrizio Sirica, co-presidente del PS: “Innanzitutto difendere il potere d’acquisto di migliaia e migliaia di famiglie del ceto medio. Parliamo di 30’000 persone che saranno toccate da questo taglio con degli impatti molto importanti, molto reali. Ma vogliamo anche dire no a una politica che alla principale preoccupazione dei cittadini, quella dei premi di cassa malati, risponde con un taglio. Un modo di fare, dal mio punto di vista, irresponsabile”.
Ad essere colpite saranno, è stato detto in conferenza stampa, in particolare le famiglie monoparentali. I promotori sono tuttavia sicuri di convincere anche altre fasce di cittadini. “Sono convinto - dice Sirica - che ci sia solidarietà con queste persone anche da chi non riceve sussidi di cassa malati. Perché tutti ci rendiamo conto di quanto onerosi siano i premi. Tutti conosciamo qualcuno che si vedrà ridotto questo sussidio”. Il termine di raccolta firme scade il 16 febbraio.