Le operazioni di recupero delle vittime dell'incidente aereo avvenuto sabato nei Grigioni si sono concluse martedì. Anche i rottami del velivolo, uno Ju-52, e gli effetti personali dei 17 passeggeri e dei 3 uomini dell'equipaggio morti nello schianto sono stati trasportati a valle, ha comunicato nel pomeriggio il Ministero pubblico della Confederazione (MPC).
I sentieri della zona del Piz Segnas, teatro della tragedia, sono di nuovo percorribili. Lo spazio aereo della regione, che era stato bloccato dall'Ufficio federale dell'aviazione civile (UFAC), è di nuovo utilizzabile a partire dalle 18.00.
Nei lavori sono stati coinvolti la polizia grigionese, il Servizio d'inchiesta svizzero sulla sicurezza (SISI), i pompieri, la Rega, l'aeronautica militare, il Club Alpino Svizzero, la protezione civile, il Care Team Grischun, il comune di Flims e l'Ufficio cantonale per la natura e l'ambiente. Con il coordinamento dell'MPC avverrà ora l'identificazione formale delle 20 vittime e proseguiranno le inchieste parallele sul sinistro: quella penale della procura federale e quella del SISI. Potrebbero durare settimane o persino diversi mesi.
Notiziario 17.00 del 07.08.2018 La voce del portavoce di Ju-Air Christian Gartmann
RSI Info 07.08.2018, 19:05
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Martedì la compagnia Ju-Air, alla quale apparteneva l'apparecchio, ha intanto manifestato l'intenzione di riprendere già fra dieci giorni i suoi voli panoramici. L'UFAC ne ha preso atto. Non essendoci sospetti fondati di un difetto tecnico, non può impedire che i collegamenti ripartano, ordinando un grounding forzato.
ATS/pon