Il ricorso da parte di Caslano e Vernate al Tribunale federale contro la tassa sul sacco, preannunciato a luglio, è stato inoltrato oggi, venerdì. I cittadini dei due comuni malcantonesi, ricordiamo, non pagano sulla base del numero di sacchi utilizzati, ma in relazione al peso.
"Il cantone ha previsto una tariffa sul chilo che noi contestiamo, perché non è sufficiente. Prevede di recuperare esclusivamente quella che è la tassa di smaltimento che fa pagare l'azienda cantonale e non, in modo particolare, il trasporto, che è una voce importante di spesa", ha spiegato ai nostri microfoni il sindaco di Caslano, Emilio Taiana. "Abbiamo dunque chiesto che ci venga data una tariffa minima o massima più ampia", ha aggiunto.
Nel dettaglio, quella proposta dal cantone è compresa tra 22 e 26 centesimi per sacco da 35 litri, mentre Caslano e Vernate hanno chiesto che sia tra 40 e 45. "Il ricorso lo inoltriamo, ma se dovessimo trovare un accordo o dovessimo ricevere delle rassicurazioni, potrà essere ritirato. Vogliamo solo poter andare avanti a utilizzare il nostro sistema", conclude.
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