I tassisti luganesi hanno interposto ricorso all’ordinanza che entrerà in vigore nel giugno 2016 e che rivoluzionerà l’attività della categoria. Come riporta martedì la Regione Ticino, non si è fatta attendere la reazione dei taxi attivi in città, che hanno manifestato tutto il loro malumore per una regolamentazione che a loro avviso non risolve i problemi attuali.
Infatti, l’associazione dei tassisti di categoria A ha deciso di inoltrare un ricorso contro il nuovo disciplinamento deciso dal Municipio di Lugano. I professionisti stigmatizzano il fatto che le difficoltà attuali, come la presenza di taxi irregolari (frontalieri, abusivi e così via), non siano state risolte e la situazione rimane “una giungla”.
Tale condizione sarebbe legata all’assenza di controlli da parte della polizia che non punisce i trasgressori, come avviene invece a Bellinzona o a Locarno, senza contare che a un nel weekend si aggiungono presenze dai Grigioni o da Chiasso. Bocciata pure l’idea di una centrale. Tale soluzione infatti già esiste, ma si è rivelata inutile.
EnCa
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